Una cultura inclusiva per promuovere la cultura dell’inclusività. Può sembrare un gioco di parole e invece è il messaggio, nobile e importante, lanciato a Gorizia dalla mostra “Mo! Inclusion – Mosaici inclusivi aspettando Go! 2025”, promossa con il convinto appoggio e il sostegno della Consulta regionale dei disabili (in questo caso attraverso la Consulta territoriale isontina) dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone e dalla sua Officina dell’Arte, la realtà che da oltre vent’anni offre un’opportunità di crescita umana e personale, oltre che di espressione artistica, alle persone con autismo. La mostra, inaugurata negli spazi della Galleria Nuova di corso Verdi 100/d a Gorizia, dove resterà visitabile fino al 15 settembre ad ingresso libero dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, presenta una dozzina di opere realizzate con la tecnica del mosaico da diversi artisti dell’Officina, tra i quali anche il goriziano Devid Battista o il talentuoso Valerio Todesco. Sono liberamente ispirate a opere celebri di grandi maestri della storia dell’arte, rielaborate e interpretate per presentare volti in attesa, dove l’attesa è quella per l’appuntamento della Capitale europea della cultura del 2025 a Gorizia e Nova Gorica, visto che l’esposizione è stata pensata esplicitamente per questo appuntamento. E chissà che, il prossimo anno, proprio l’Officina dell’Arte non possa magari realizzare anche un’installazione permanente proprio per le due Gorizie. Intanto i quadri di “Mo! Inclusion” possono essere acquistati, con il ricavato che andrà a sostenere l’attività della Fondazione Bambini e Autismo. Sono opere pregevoli, curate nei minimi dettagli, che spaziano da stili più classici e canonici fino alla pop art alla street art. Inconfondibile, poi, la “firma” ormai divenuta propria dell’Officina dell’Arte, ovvero l’accostamento magari anche ardito ma sicuramente riuscito e sorprendente nell’effetto tra le tipiche tessere del mosaico e materiali di recupero o di riciclo, oggetti quotidiani come bottoni, tappi o mollette ed elementi naturali come conchiglie o sassi. All’inaugurazione, assieme ai rappresentanti dell’associazione ospitante Galleria Nuova, hanno preso parte la presidente e il direttore della Fondazione  Cinzia Raffin e Davide Del Duca, ma anche l’assessore comunale al Welfare di Gorizia Silvana Romano e, per la Consulta territoriale isontina, la presidente Roberta Zona, che ha sintetizzato il senso dell’iniziativa e del sostegno della Consulta stessa. “Siamo fortemente convinti che anche la cultura debba essere inclusiva, e che si debba partire dalla cultura dell’inclusività, per avere un mondo davvero aperto a tutti e rispettoso di tutti – ha detto Roberta Zona -. Il nostro auspicio è che questa mostra sia solo il primo evento di un programma che, in occasione di Go! 2025, possa raccontare attraverso l’arte e tante altre forme culturali il mondo della disabilità”. La mostra Mo! Inclusion non è l’unico evento che la Fondazione Bambini e Autismo e la Consulta territoriale isontina hanno in programma in queste settimane a Gorizia. Il 13 settembre, al Trgovski dom di corso Verdi a partire dalle 17, sarà infatti presentato il libro “La valigia blu”, scritto proprio dalla presidente della Fondazione Cinzia Raffin e da Alessandra Convertini per raccontare come organizzare vacanze e viaggi con ragazzi e ragazze con autismo. La presentazione sarà moderata da Davide Del Duca.