Si è svolto in data odierna il convegno “Progettare la scuola che cambia. Inclusività e accessibilità degli spazi educativi” organizzato dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie insieme al CRIBA FVG, alla Regione e ad Enaip Fvg.
L’evento ha riscosso un notevole successo, sia a livello mediatico, essendo stato ripreso da numerosissimi portali e testate di rilevanza nazionale, sia soprattutto a livello di partecipazione, in considerazione del fatto che tra il canale on-line e le presenze in sala si sono superati il migliaio di iscritti.
Durante la giornata è stato possibile indagare e riflettere sul significato e sulle implicazioni dell’accessibilità e dell’inclusività in una scuola in evoluzione, partendo dal presupposto che gli istituti scolastici sono costituzionalmente il luogo in cui si creano e coltivano opportunità di crescita, sviluppo e conoscenza per tutti.
L’evento è stato aperto dall’intervento del Presidente della CRAD FVG, Mario Brancati che, oltre a ricordare l’importante rapporto di collaborazione che in questi anni sta unendo Consulta, CRIBA e Regione, ha proposto all’Assessore Regionale Graziano Pizzimenti l’ambizioso obiettivo di lavorare congiuntamente per riuscire a rendere il nostro territorio il primo a livello nazionale con tutte le scuole accessibili. Inoltre ha ricordato gli importanti risultati raggiunti e l’impegno della Consulta anche sul fronte della formazione di alto livello a favore degli insegnanti di sostegno.
La sfida è stata raccolta dall’Assessore il quale, pur in procinto di lasciare l’incarico per assumere quello di Onorevole alla Camera dei Deputati, ha garantito il totale supporto dell’Amministrazione Regionale, fondamentale per includere tutti a pieno titolo nella società, a partire dalla più giovane età.
Nel corso della mattinata si sono succeduti sul palco relatori di assoluto spessore nel panorama nazionale che hanno indagato le relazioni tra lo spazio costruito e l’impostazione pedagogica, discusso sulle caratteristiche del patrimonio edilizio esistente e sulle nuove esigenze del mondo della scuola, emerse anche in seguito all’emergenza pandemica.