Nuovo, importante momento di confronto, e nuovo passo in avanti verso l’approvazione della riforma della legge regionale 41 del 1996. Dopo la presentazione alla giunta della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, a Palmanova, ieri nella Sala Predonzani del Palazzo della Regione di Trieste la bozza della riforma è stata illustrata ai rappresentanti delle associazioni che compongono le consulte territoriali di Trieste e Gorizia, con la stessa iniziativa che sarà a breve ripetuta anche per i sodalizi dei territori di Udine e Pordenone. Poi, a chiusura del percorso, tornerà a riunirsi la giunta regionale della Consulta, e lunedì 4 luglio, come è stato annunciato ieri, la Consulta stessa intende comunicare alla Regione la propria posizione e tutte le proprie osservazioni sul corpo della nuova legge. Una legge che è guidata dall’obiettivo fondamentale di “rendere più accessibili in tutti gli ambiti i diritti alle persone con disabilità”, come ha spiegato il direttore dell’Area Welfare di Comunità Ranieri Zuttion, che ha toccato uno per uno tutti i punti fondamentali della riforma. O meglio di “una bozza assolutamente aperta ancora”, ha precisato, lasciando a fine illustrazione lo spazio al dibattito. Prima di Zuttion, alle associazioni presenti in sala a Trieste e a quelle collegate in videoconferenza, si è rivolto il presidente della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie Mario Brancati. “La bozza e prima proposta della riforma ci era già stata illustrata, ma era assolutamente necessario un confronto anche con le consulte territoriali e le associazioni che le compongono – ha detto Brancati -. Il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute Riccardo Riccardi ci ha spiegato che l’obiettivo è quello di portare la nuova legge in Consiglio regionale entro settembre, per poi approvarla ancor prima della legge finanziaria. Un punto importante, perché siamo convinti del fatto che la Regione debba investire in questa legge, e inserire risorse apposite per sostenerla”. Brancati ha ricordato che da anni ormai la Consulta regionale chiede la revisione della legge 41 del 1996, tanto innovativa ed avanzata ai tempi della sua approvazione, quanto oggi ormai superata e non più adeguata per rispondere a quanto previsto dalla Convenzione Onu e alla nuova visione del mondo della disabilità, non più di tipo assistenzialistico. “Il vicepresidente Riccardi attende il pensiero della Consulta, prima di portare il testo della legge in Giunta – ha concluso Mario Brancati -. Ecco perché è importante il nostro ruolo di consulenza, e lo svolgeremo con attenzione”.