Udine, 21 settembre 2019 – La nuova programmazione socio-sanitaria
21 Settembre, 2019
Disabili: Riccardi, percorso partecipato conferma validità riforma
Udine, 21 set – La nuova programmazione socio-sanitaria dovrà affrontare la rivisitazione dei servizi esistenti partendo dalla persona e dai suoi bisogni e accantonando interventi con servizi precostituiti o a carico esclusivo della famiglia della persona disabile. Dovrà poi tenere conto della peculiarità dei territori, della centralità del distretto sanitario e di una vera integrazione socio-sanitaria.
Sono stati questi alcuni dei contributi forniti oggi al vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega a Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi, dai rappresentanti del mondo della disabilità nel corso della giornata di ascolto organizzata dalla direzione regionale Salute nell’auditorium della Regione a Udine. L’incontro è parte di un percorso partecipato di revisione della legge 17/2014 che ha già coinvolto metà dei 18 Ambiti sociosanitari regionali e che si prevede concluso il prossimo 4 ottobre.
Per Riccardi il bilancio, in termini di contributi raccolti, è positivo sia per quanto riguarda il confronto odierno sia per ciò che è emerso negli incontri precedenti con gli Ambiti sociosanitari. “Si tratta di un metodo di lavoro nuovo – ha indicato – volto a raccogliere contributi per la stesura della nuova norma da portare in Aula consiliare prima della legge di stabilità”.
L’iter intrapreso attraverso il dialogo con gli amministratori, gli operatori sociali e sociosanitari, i rappresentanti del Terzo settore e le esperienze delle famiglie, constatato anche l’apprezzamento dei portatori di interesse per la giornata di ascolto odierna, “sta dimostrando – secondo il vicegovernatore – che la direzione per giungere ad una riforma di reale integrazione sociosanitaria, che non parta dall’ospedale ma vada verso l’ospedale, con una presa in carico che vede nelle strutture ospedaliere solo una parte del sistema, è corretta”.
L’incontro si è aperto con un videomessaggio del governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, che ha ricordato come risolvere e affrontare i temi della disabilità “significa rendere la regione più civile e dare diritti fondamentali che troppo spesso vengono negati dalle Pubbliche amministrazioni”. Necessari per Fedriga, quindi, i contributi dei portatori di interesse per raggiungere l’obiettivo “che non è solo un diritto da garantire a chi vive la disabilità ma un diritto per tutti i cittadini della regione”.
Nel suo intervento, Riccardi ha evidenziato i temi della trasversalità nell’affrontare le disabilità, della necessità di superare le sperimentazioni quando danno risposte positive e delle competenze, quest’ultime “necessarie per un’integrazione sociosanitaria capace di stare al passo con i tempi e che rappresentano uno dei grandi temi complessi e di limite all’interno delle strutture pubbliche su cui stiamo lavorando”.
“In un sistema – ha aggiunto Riccardi – che ha ancora al centro la sanità e non la salute, le progettualità e le sperimentazioni sui temi che riguardano la fragilità se danno dei risultati positivi devono rientrare a pieno titolo nel sistema, diversamente rischiamo di non dare risposte e di permanere nella transitorietà. Oggi nell’integrazione sociosanitaria che sta fuori dalla struttura ospedaliera questo non è ancora avvenuto; il nuovo sistema di salute sarà in grado di compiere quel salto di qualità”.
Fra gli apporti delle diverse realtà del mondo della disabilità, quello di Mario Brancati, presidente della consulta Disabili Fvg, che ha confermato l’esigenza di un percorso riformatore reso improcrastinabile dall’evoluzione dei nuovi bisogni; di Franco Bagnarol, portavoce del forum del Terzo Settore Fvg, e del presidente del Comitato regionale del volontariato, Paolo Zenarolla, che ha sottolineato la necessità di ampliare l’accesso ai servizi a persone con forme di disabilità che oggi non riescono ad essere rappresentate.
Elena Bulfone, presidente della onlus Progettoautismo Fvg, ha apprezzato la volontà dell’Amministrazione regionale di riformare il sistema, auspicando la collaborazione di tutte le parti sociali, delle associazioni del territorio e dei funzionari determinanti per il buon esito della riforma. ARC/LP/fc