TGR FVG al minuto 15:51

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martedì 10 settembre all’Immaginario Scientifico di Trieste la presentazione di un nuovo spazio dedicato alla decompressione sensoriale. Un allestimento per accogliere tutti nello stesso spazio espositivo.

<<Attuati i nostri desideri e le nostre aspettative “includere fa parte di un processo e fa parte di un processo culturale che parte dai professionisti e arriva alla vita quotidiana” >> le parole di Elena Bulfone intervistata.

ll’Immaginario Scientifico di Trieste è disponibile una nuova zona museale dedicata alla decompressione sensoriale.

Questo innovativo spazio è frutto della collaborazione fra Immaginario Scientifico e Università di Trieste, con il contributo di Fondosviluppo FVG.

È una zona di rifugio per chi, durante la visita in un ambiente così dinamico e socializzante come il museo della scienza, possa necessitare di una pausa per riequilibrare i propri sensi.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di rendere il museo sempre più inclusivo per tutti i visitatori, in particolare per le persone con atipicità sensoriali, come coloro nello spettro autistico, anziani, o persone con disturbi neurodegenerativi.

L’Immaginario Scientifico è infatti già fruibile da persone con disabilità motoria, visiva e uditiva, e lavora in modo costante sull’inclusività cognitiva e sensoriale. L’obiettivo del museo è quello di essere accessibile a tutti e migliorare il benessere dei visitatori.

Lo spazio di decompressione comprende una particolare seduta, rivestita in materiale fonoassorbente, conosciuta come “Alone-Together Seat”. Questo innovativo elemento d’arredo è stato realizzato nell’ambito del progetto di ricerca europeo La casa sensibile Senshome, guidato dalla prof.ssa Giuseppina Scavuzzo del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste. Originariamente progettata per ambienti residenziali, grazie all’evoluzione del progetto (ora BeSenshome) la seduta è stata adattata per il contesto museale. È pensata per favorire il benessere sensoriale di persone con autismo o altre disabilità sensoriali e cognitive, e può ospitare fino a due persone, offrendo così uno spazio tranquillo anche per altre esigenze, come per esempio l’allattamento o per tutte le situazioni in cui si prova un sovraccarico sensoriale.

A completare l’area rifugio vi sono degli elementi in materiale fonoassorbente che riducono i rumori, e due pannelli informativi, anch’essi in materiale fonoassorbente, forniti gratuitamente da Eternoivica s.r.l. di Padova. I pannelli informativi offrono spiegazioni su temi come la percezione del suono, il sovraccarico sensoriale e le atipicità sensoriali, il funzionamento dei materiali fonoassorbenti e fonoisolanti.

Il nuovo spazio non è dunque solo un luogo di pausa e rifugio, ma anche uno strumento di divulgazione scientifica. Racconta al pubblico le ricerche multidisciplinari condotte dall’Università di Trieste, con particolare attenzione all’importanza delle neurodiversità e delle atipicità sensoriali. Consolidando la presenza dell’Università all’Immaginario Scientifico, lo spazio appena inaugurato testimonia l’impegno anche dell’Ateneo di promuovere accessibilità e inclusione.

Durante gli orari di apertura del museo lo spazio sarà sempre disponibile.

https://www.immaginarioscientifico.it/un-nuovo-spazio-di-decompressione-sensoriale/