Cormons. Un incontro tra eccellenze vanto per il Friuli Venezia Giulia. Giorgio Celiberti e la sua arte, il vino del Collio, il mondo della solidarietà. È stato questo, per usare il senso delle parole espresse dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, che vi ha preso parte, la presentazione della nuova edizione del Vino della Solidarietà realizzato dall’Anffas di Gorizia e dalla Cantina Produttori di Cormons. La decima, di preciso, cifra tonda e traguardo speciale per il quale l’uvaggio Collio bianco vendemmiato con il coinvolgimento delle persone con disabilità seguite dall’Anffas si è “regalato” un’etichetta d’eccezione. A realizzare quella di quest’anno è stato il maestro friulano Giorgio Celiberti. Un’opera d’arte caratterizzata dai suoi inconfondibili cuori stilizzati che come tutte quelle di Celiberti è messaggera di un’estetica senza tempo, come il valore sociale di un progetto che vuole sostenere l’attività dell’Anffas al fianco delle persone con disabilità intellettiva e relazionale, e le sue famiglie. L’anno scorso l’associazione ha venduto attraverso diversi canali e diverse iniziative ben 1500 bottiglie del Vino della Solidarietà, diventato negli anni un veicolo di promozione del mondo del volontariato isontino e regionale. Di qui, appunto, le parole cariche di orgoglio e gratitudine del presidente Massimiliano Fedriga. “Sono orgoglioso perché oggi si celebrano la cultura della nostra regione e alcune delle grandi eccellenze del Friuli Venezia Giulia – ha detto Fedriga, confessando di essere grande ammiratore dell’artista friulano -. E queste eccellenze sono Celiberti, il nostro vino e il volontariato, un fiore all’occhiello per una regione che vanta il più alto numero di volontari in rapporto ai suoi abitanti”. Ma sono state davvero tante le personalità presenti all’incontro del decennale del Vino della Solidarietà, moderato dal giornalista Stefano Cosma che ha anche letto la poesia “Un mondo nuovo” scritta dalla giovane poetessa goriziana Maria Chiara Coco e impressa sull’etichetta accanto all’opera di Celiberti. C’erano tra gli altri l’assessore regionale Sebastiano Callari e i consiglieri regionali Diego Bernardis e Diego Moretti, il presidente della Fondazione Carigo Alberto Bergamin e quello del Coni regionale Giorgio Brandolin. E ancora il vicario del vescovo monsignor Armando Zorzin, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro e l’assessore comunale goriziano Maurizio Negro. Padroni di casa il presidente della Cantina Produttori Filippo Bregant e, nell’occasione, il presidente dell’Anffas Mario Brancati, che ha ricordato la storia del Vino della Solidarietà e quanto questo progetto abbia aiutato la crescita del centro diurno di Gorizia, ringraziando la Cantina e tutti gli artisti che anno dopo anno hanno sposato l’iniziativa. Tra questi, anche Franco Dugo, che oltre ad essere l’autore di una delle dieci etichette è direttore artistico del progetto, e la cui intermediazione è stato fondamentale per coinvolgere Giorgio Celiberti. Che, a 94 anni, dopo aver ospitato l’Anffas nel suo studio udinese lo scorso autunno, ha voluto fortemente essere presente a Cormons. Perchè, lo raccontano i suoi cuori, l’arte è in fondo amore universale, proprio come la solidarietà.