L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è stata al centro delle riflessioni all’edizione 2022 del Premio Regionale Solidarietà a Gorizia, alla presenza dell’assessore regionale Rosolen

Il lavoro come diritto fondamentale, anche per le persone con disabilità, per il quale impegnarsi a tutti i livelli politici e istituzionali. E la formazione come strumento indispensabile per garantire quelle competenze che diventeranno spendibili per un futuro inserimento lavorativo. Questi due degli spunti tra i tanti forniti dalle riflessioni arrivate domenica a margine della consegna dei riconoscimenti dell’edizione 2022 del Premio Regionale Solidarietà, promosso come sempre dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, e svoltosi a Gorizia nella storica sede dell’Unione Ginnastica Goriziana. Tra gli ospiti, anche l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, che proprio sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità si è voluta soffermare nel suo intervento. “Il lavoro è il centro di qualsiasi percorso di inclusione sociale, e il luogo delle pari opportunità e della non discriminazione. E questo vale per tutti – ha detto -. Dobbiamo impegnarci per garantire occupazione anche alle persone con disabilità, e stiamo da tempo affrontando un percorso assieme alla Consulta. Oggi viviamo tempi in cui il mondo del lavoro sta cambiando. Fino a qualche tempo fa ad esempio l’idea di lavoro agile, smart working, non esisteva, mentre oggi abbiamo anche questa possibilità, che può essere una risorsa per le persone che possono dare il loro contributo alla società senza necessariamente spostarsi da casa o dal luogo dove si trovano”. Rosolen ha anche parlato degli sforzi, enormi, che l’amministrazione regionale affronta per garantire il funzionamento del sistema scolastico, e con il presidente della Consulta Mario Brancati ha condiviso una riflessione sull’importanza di affrontare la questione della formazione degli insegnanti di sostegno. “In numero ancora troppo alto questi docenti non sono di ruolo, sono precari e non adeguatamente formati per svolgere il compito al quale sono chiamati – dice Brancati -. Anche su questo ci siamo recentemente confrontati con l’Ufficio scolastico regionale, e abbiamo trovato la disponibilità della Regione per organizzare un nuovo incontro sul tema”. Mario Brancati ha espresso anche grande soddisfazione per la riuscita del Premio Regionale Solidarietà, “che ancora una volta è stato una grande festa del volontariato, un’occasione che riesce a stupire perché porta alla luce tante storie di solidarietà nascosta e quotidiana”.