Un servizio di trasporto gratuito per le persone con disabilità in stato di necessità, nel momento in cui devono raggiungere una struttura sanitaria per curarsi oppure effettuare uno spostamento al quale non possono provvedere autonomamente. È quanto esiste già, frutto di una collaborazione trasversale, a Trieste, ed è l’obiettivo che la Consulta Regionale delle Associazioni dei Disabili e delle loro famiglie vuole centrare anche nell’Isontino. Anche di questo hanno parlato infatti nei giorni scorsi il presidente della Consulta Mario Brancati e il Direttore Generale dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria Bassa Friulana Isontina e Commissario Straordinario dell’Azienda sanitaria di Trieste Antonio Poggiana, assieme al presidente della Consulta Territoriale Gabriele Grudina, la presidente ANMIC di Gorizia Eleonora Oddo e la presidente di Televita Michela Flaborrea. “L’idea è quella di arrivare ad una convenzione tra Azienda sanitaria, Comuni di Gorizia e Monfalcone e Fondazione Carigo – spiega Mario Brancati -, per mettere risorse e organizzazione a disposizione di un servizio di trasporto per le persone con disabilità. La Fondazione Carigo si è già detta d’accordo, e anche il commissario Poggiana ha dato la sua disponibilità a lavorare al progetto: andranno poi individuate delle associazioni che possano fare rete e che siano adatte a svolgere questo ruolo”. Elemento chiave del progetto, poi, sarà una realtà chiamata a gestire le richieste di assistenza e di trasporto dei disabili e delle loro famiglie. Si pensa in tal senso di sfruttare struttura ed esperienza dell’Associazione Televita che già per Trieste svolge il ruolo di “call center” del servizio di trasporto. “In questo modo andremo ad offrire un aiuto fondamentale sul territorio – dice ancora Brancati -, per venire incontro alle esigenze di persone che magari non possono permettersi di pagare le tariffe salate di un taxi o di altri mezzi privati. Il trasporto funzionerebbe in primis per raggiungere ospedali o strutture sanitarie, è chiaro, ma potrebbe accompagnare gli utenti anche in molte altre circostanze”.