Accolte le richieste della Consulta regionale. La soddisfazione del presidente Brancati

“Bene la svolta sulla vaccinazione degli utenti delle strutture residenziali e dei centri diurni per le persone con disabilità. Ora si pensi anche alle persone con disabilità ad alta vulnerabilità che si trovano a casa e a coloro che le assistono”. Così il presidente della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, Mario Brancati, commenta la scelta della Giunta regionale di approvare la proposta del vicepresidente Riccardo Riccardi di inserire in questa fase della campagna vaccinale anti Covid dedicata agli ultraottantenni anche le persone con disabilità che si trovano all’interno delle strutture residenziali e dei centri diurni sparsi sul territorio. Una proposta, peraltro, fortemente caldeggiata proprio dalla Consulta, che nei giorni scorsi aveva avuto modo di confrontarsi con lo stesso Riccardi su questo tema attraverso il presidente Brancati. “Ringraziamo il vicegovernatore Riccardi, che ancora una volta si è dimostrato sensibile alle nostre problematiche e capace di decisioni coraggiose, e per questo gli va il nostro plauso”, la sottolineatura del presidente della Consulta regionale, che però vuole anche rilanciare un nuovo impegno, consapevole delle tante problematiche ancora irrisolte sul fronte delle vaccinazioni. “Nell’ultimo incontro abbiamo anche chiesto di inserire nella lista di priorità della campagna vaccinale le persone con disabilità grave ad alta vulnerabilità che non frequentano i centri, residenziali o diurni, ma vivono nel loro domicilio – spiega Brancati -. E, con  loro, anche i rispettivi caregiver, ovvero le persone che se ne prendono cura”.

Attendiamo che la regione definisca le modalità di prenotazione del vaccino per le persone fragili e altamente vulnerabili  – conclude Mario Brancati, sempre in attesa di sedersi al tavolo per l’avvio del confronto sulla revisione della Legge regionale 41/96 – tanto attesa dal mondo della disabilità”.